Il presidente Lombardi. “Ammontano ormai a 25 miliardi i crediti incagliati: fermi 80.000 cantieri in Italia”

“La situazione dei crediti che le imprese edilizie non riescono a riscuotere sta diventando insostenibile. La nostra federazione edile oggi ha posto con forza il tema durante un incontro con rappresentanti del governo e di Cassa depositi e prestiti. Non si può lasciare imprese e famiglie nell’incertezza.”

Così Rolando Marciano Presidente della Confederazione Europea delle Piccole Imprese.

Infatti Federcepicostruzioni ha posto sul tavolo del Governo l’emergenza dei crediti insoluti legati ai bonus dell’edilizia (presenti, tra gli altri, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti; il Vice Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava; il Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante; il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga.

“Abbiamo riproposto con forza il problema dei crediti incagliati, rappresentando l’estrema gravità della situazione: sono ormai 80mila in Italia i cantieri fermi per questa assurda situazione”, ha detto il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi.

“Un ringraziamento particolare vorrei rivolgerlo all’Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco – ha aggiunto – con cui abbiamo discusso della problematica, auspicando che CDP riprenda l’acquisizione dei crediti. Anche a lui abbiamo ribadito i numeri di una situazione ormai emergenziale: Sono 20.000 le imprese che non riescono a monetizzare i crediti acquisiti soprattutto con il Superbonus 110%: i crediti incagliati ammontano ormai a 25 miliardi di euro”.