“Si è trovato il modo di emendare il Dl agosto 130 volte ma non si è voluta prorogare la sospensione delle riscossione coattiva. 9 milioni di cartelle esattoriali caleranno sui contribuenti già messi a dura prova dall’emergenza legata al covid-19 a partire dal 16 ottobre.” Così Rolando Marciano presidente della Confederazione europea delle piccole e
“Si è trovato il modo di emendare il Dl agosto 130 volte ma non si è voluta prorogare la sospensione delle riscossione coattiva. 9 milioni di cartelle esattoriali caleranno sui contribuenti già messi a dura prova dall’emergenza legata al covid-19 a partire dal 16 ottobre.”
Così Rolando Marciano presidente della Confederazione europea delle piccole e medie imprese (CEPI) quando mancano meno di una decina di giorni alla ripresa della riscossione coattiva che riguarderà: versamenti di somme dovute da cartelle di pagamento, accertamenti esecutivi, accertamenti esecutivi doganali, ingiunzioni fiscali degli enti territoriali e accertamenti esecutivi dei Comuni.
“Se non correremo ai ripari, inserendo magari un’ulteriore proroga in qualche altro provvedimento di prossima approvazione, dal 16 ottobre il Fisco potrà – prosegue Marciano – anche riprendere i pignoramenti su stipendi o pensioni.”
“Noi che rappresentiamo le piccole e micro imprese sappiamo come questo rischi di avere un effetto devastante sul tessuto economico del Paese, che si ripercuoterebbe su tutto il sistema economico: dalle famiglie, alle imprese, alle banche allo Stato. Gli istituti di credito aumenterebbero inevitabilmente, a causa di questo improvvido drenaggio, le proprie sofferenze con sicure conseguenze sul rating dell’Italia.”
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